LE PRIORITÀ DEI CEO NEL 2023 E IL POSSIBILE RUOLO DELL’OUTSOURCING
In uno scenario che desta ancora diverse preoccupazioni, 7 Ceo europei su 10 sono comunque ottimisti. Le priorità che i Ceo hanno dichiarato sono diverse e possono offrire opportunità ad operatori come Winflow che supportano aziende di diversi settori con servizi di Business Process Outsourcing.
Le priorità dei Ceo
Lo scenario generale si presenta ancora incerto per i CEO, a livello worldwide come nel contesto europeo, e per diverse ragioni: inflazione, rialzo dei tassi di interesse, instabilità finanziaria, tensioni geopolitiche e timori di recessione. Nonostante queste sfide, le prospettive aziendali sono positive per il 72% dei Ceo europei, come emerge dall’indagine “Ceo Outlook 2023: Caution, Optimism, and Navigating the Road Ahead, “ di Boston Consulting Group.
Costi, talenti e innovazione sono le più importanti priorità dei Ceo per l’anno in corso, secondo l’indagine di Boston Consulting Group presentata a fine aprile.
In particolare, il 72% dei Ceo ha come priorità la riduzione dei costi e una maggiore efficienza, priorità che si porta dietro interventi di riprogettazione di processi e modelli operativi, di semplificazione dei modelli organizzativi. La seconda priorità, indicata dal 59% dei Ceo, riguarda l’ambito HR – talenti, persone, organizzazione – e quindi interventi di evoluzione delle competenze (up e reskilling) e, in generale, di maggiore valorizzazione delle persone. L’innovazione, citata dal 54% dei Ceo, è da intendere sia come innovazione tecnologica, sia come innovazione dei modelli di business.
Seguono priorità riguardanti interventi nelle aree Finance e Supply Chain/Operations, politiche ESG.
Quali le possibili risposte del Business Process Outsourcing?
In questo contesto, chi come Winflow si propone come partner di business delle aziende può avere un ruolo importante e diverse opportunità da cogliere.
Le opportunità sono legate al fatto che i vantaggi che una strategia di esternalizzazione può generare sono assolutamente in linea con le attuali priorità business dei Ceo. Ricorrere al BPO, affidando ad operatori esterni attività o interi processi può dare risposta a diverse esigenze.
Innanzitutto di razionalizzazione dei costi perchè l’outsourcer, partendo dall’analisi dei processi che prende in carico, propone modelli operativi che puntino a recuperare efficienza, semplificando la gestione operativa. L’impatto sui costi è rilevante sia in termini di razionalizzazione, sia di maggior equilibrio tra costi fissi generati da gestione interna e costi variabili da sostenere, invece, ricorrendo a servizi di outsourcing.
Il supporto di un outsourcer può accelerare percorsi di innovazione, la realizzazione di road map digitali che richiedono introduzione di nuove tecnologie e interventi di change management.
Perchè l’outsourcing possa, concretamente, generare questi vantaggi è necessario che anche gli operatori di questo mercato facciano evolvere il proprio offering e il loro approccio alla gestione operativa.
Il percorso di evoluzione di Winflow
Il percorso che, come Winflow, già da tempo stiamo portando avanti per essere allineati alle esigenze delle nostre aziende clienti si basa su una sinergia sempre più forte tra l’esperienza più che trentennale nella gestione operativa, le competenze di processo consolidate nel tempo, nuove tecnologie – RPA, Intelligenza Artificiale, video interazione, ecc. – e nuove competenze, in particolare digital skills che consentano alle persone, sempre al centro di tutti i servizi che eroghiamo, di utilizzare le tecnologie per lavorare meglio e gestire un utente finale sempre più digital. Tutto questo con due obiettivi di fondo: ottimizzare i processi gestiti per conto dei clienti e migliorare la customer experience degli utenti finali.
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